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Sardegna

Bernard 004

    Registrando i canti della Settimana Santa, Irgoli 2017.

    Bernard 002

      Suonando l’organetto durante una cena a casa di amici, Orgosolo 2011.

      Museo Teti 013

        La vetrina contenente spade votive, pugnaletti e altri oggetti in bronzo.

        Museo Teti 012

          Si pensa che nella fase tarda della civiltà nuragica le grandi torri di pietra avessero assunto un valore identitario, rappresentando il popolo che le aveva erette. Questo spiegherebbe il frequente rinvenimento in tutta la Sardegna di modellini di nuraghe come quello esposto nella vetrina in basso a sinistra.

          Museo Teti 011

            Le riproduzioni di alcuni dei bronzetti rinvenuti a Abini (X-VII secolo a.C.).

            Museo Teti 009

              Idoletto femminile del tipo “venere steatopigia”, rinvenuto in località Atzadalai (4700-4000 a.C.).

              Museo Teti 008

                Idoletto femminile del tipo “venere steatopigia”, rinvenuto in località Atzadalai (4700-4000 a.C.).

                Museo Teti 007

                  Lucerna di epoca romana recante effige di Giove Ammone.

                  Museo Teti 004

                    Gli oggetti di ceramica rinvenuti all’interno delle capanna F di S’Urbale.

                    Museo Teti 001

                      La sala principale, con la ricostruzione della capanna F del villaggio di S’Urbale.

                      Pratobello 013

                        A sinistra la bottega. Più avanti a sinistra la chiesa e canonica. A destra la scuola rurale. Al centro in fondo la farmacia e ambulatorio.

                        Pratobello 015

                          La bottega. Murale tratto da una fotografia di Gesuino Battasi, realizzato a cura dell’associazione Sos Lizos de Orgosolo (Teresa Podda, Pasquale Buesca e Lina Sanna) nel 2009. Testo completo: “Non c’è mai Stato italiano che abbia conosciuto il sardo come il sardo l’italiano!”

                          Pratobello 008

                            Locale docce, probabilmente riadattato per accogliere i militari del poligono, all’interno della bottega.

                            Pratobello 011

                              La bottega. Murale tratto da una celebre foto di Adriano Mordenti scattata durante la Lotta di Pratobello, realizzato a cura dell’associazione Sos Lizos de Orgosolo (Teresa Podda, Pasquale Buesca e Lina Sanna) nel 2009. Testo completo: “A foras s’istadu militare, a foras s’istadu nucleare, a foras s’istadu de menetha dae sa Sardinna!”, “Fuori lo Stato militare, fuori lo Stato nucleare, fuori lo Stato di minaccia dalla Sardegna!”.

                              Pratobello 001

                                Il caseificio. In terra il graffito commemorativo lasciato nel 50° anniversario della Lotta di Pratobello.

                                Pratobello 003

                                  Interno della farmacia e ambulatorio; all’esterno l’ufficio postale.

                                  Pratobello 009

                                    A sinistra la farmacia e ambulatorio; più avanti sulla destra la chiesa e canonica; in fondo al centro la scuola rurale.

                                    Pratobello 007

                                      La farmacia e ambulatorio. Sul muro lo slogan indipendentista “Sardigna no est Italia”, “La Sardegna non è Italia”.