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Luoghi

Bernard 004

    Registrando i canti della Settimana Santa, Irgoli 2017.

    Museo Teti 013

      La vetrina contenente spade votive, pugnaletti e altri oggetti in bronzo.

      Museo Teti 012

        Si pensa che nella fase tarda della civiltà nuragica le grandi torri di pietra avessero assunto un valore identitario, rappresentando il popolo che le aveva erette. Questo spiegherebbe il frequente rinvenimento in tutta la Sardegna di modellini di nuraghe come quello esposto nella vetrina in basso a sinistra.

        Museo Teti 011

          Le riproduzioni di alcuni dei bronzetti rinvenuti a Abini (X-VII secolo a.C.).

          Museo Teti 009

            Idoletto femminile del tipo “venere steatopigia”, rinvenuto in località Atzadalai (4700-4000 a.C.).

            Museo Teti 008

              Idoletto femminile del tipo “venere steatopigia”, rinvenuto in località Atzadalai (4700-4000 a.C.).

              Museo Teti 007

                Lucerna di epoca romana recante effige di Giove Ammone.

                Museo Teti 004

                  Gli oggetti di ceramica rinvenuti all’interno delle capanna F di S’Urbale.

                  Museo Teti 001

                    La sala principale, con la ricostruzione della capanna F del villaggio di S’Urbale.

                    L’istante e l’eternità 008

                      Statua di atleta nudo (cosiddetto”Corridore”), bronzo. Ercolano, Villa dei Papiri, I secolo a.C. – I secolo d.C. Napoli, Museo archeologico nazionale.

                      L’istante e l’eternità 004

                        Statua di Tyche (“Fortuna”), marmo. Italia centro-meridionale, prima metà del I secolo d.C.. Museo Nazionale Romano, Roma.

                        L’istante e l’eternità 002

                          Testa di Ulisse, marmo. Sperlonga, Grotta della Villa di Tiberio, prima metà del I secolo d.C. Sperlonga, Museo Archeologico Nazionale e Area Archeologica.

                          L’istante e l’eternità 015

                            Statua di guerriero, calcare. Cabras, necropoli di Mont’e Prama, X-VII secolo a.C. Cagliari, Museo Archeologico Nazionale.

                            L’istante e l’eternità 023

                              Statua ritratto di Aule Meteli, cosiddetto “Arringatore”, bronzo. Pila, prima metà del II secolo a.C. Firenze, Museo Archeologico Nazionale.

                              L’istante e l’eternità 012

                                Dettaglio ornamentale di cassaforte (arca ferrata), ferro, argento, bronzo e rame. Oplontis, Villa B., I secolo a.C. Antiquarium di Boscoreale, Parco Archeologico di Pompei.

                                L’istante e l’eternità 011

                                  Statua femminile (cosiddetta “Danzatrice”), bronzo. Ercolano, Villa dei Papiri, I secolo a.C. – I secolo d.C. Napoli, Museo Archeologico Nazionale.

                                  L’istante e l’eternità 010

                                    Statua femminile (cosiddetta “Danzatrice”), bronzo. Ercolano, Villa dei Papiri, I secolo a.C. – I secolo d.C. Napoli, Museo Archeologico Nazionale.

                                    L’istante e l’eternità 022

                                      Statua di Ercole, marmo. Roma, Terme di Caracalla, fine del I secolo d.C. – inizi del II secolo d.C. Roma, Museo Nazionale Romano.

                                      L’istante e l’eternità 021

                                        Statua di giovanetto (kouros), cosiddetto “Apollo Milani”, marmo. Osimo, località Montetorto, 550 a.C. circa. Firenze, Museo Archeologico Nazionale.

                                        L’istante e l’eternità 020

                                          Statua di giovanetto (kouros), cosiddetto “Apollo Milani”, marmo. Osimo, località Montetorto, 550 a.C. circa. Firenze, Museo Archeologico Nazionale.

                                          L’istante e l’eternità 016

                                            Stele funeraria daunia, raffigurante il defunto riccamente abbigliato, calcare. Manfredonia, località Cupola-Beccarini, VII-VI secolo a.C. Manfredonia, Museo Archeologico Nazionale.

                                            L’istante e l’eternità 014

                                              Statua di guerriero, calcare. Cabras, necropoli di Mont’e Prama, X-VII secolo a.C. Cagliari, Museo Archeologico Nazionale.

                                              L’istante e l’eternità 009

                                                Statua di Artemide, copia romana da opera greca colossale del V secolo a.C., attribuita alla cerchia di Cresila, marmo. Ariccia, villa romana, località Quarto le Cese, 1919. Roma, Museo Nazionale Romano.

                                                L’istante e l’eternità 007

                                                  Statua di atleta nudo (cosiddetto”Corridore”), bronzo. Ercolano, Villa dei Papiri, I secolo a.C. – I secolo d.C. Napoli, Museo archeologico nazionale.

                                                  Pratobello 013

                                                    A sinistra la bottega. Più avanti a sinistra la chiesa e canonica. A destra la scuola rurale. Al centro in fondo la farmacia e ambulatorio.

                                                    Pratobello 015

                                                      La bottega. Murale tratto da una fotografia di Gesuino Battasi, realizzato a cura dell’associazione Sos Lizos de Orgosolo (Teresa Podda, Pasquale Buesca e Lina Sanna) nel 2009. Testo completo: “Non c’è mai Stato italiano che abbia conosciuto il sardo come il sardo l’italiano!”

                                                      Pratobello 008

                                                        Locale docce, probabilmente riadattato per accogliere i militari del poligono, all’interno della bottega.

                                                        Pratobello 011

                                                          La bottega. Murale tratto da una celebre foto di Adriano Mordenti scattata durante la Lotta di Pratobello, realizzato a cura dell’associazione Sos Lizos de Orgosolo (Teresa Podda, Pasquale Buesca e Lina Sanna) nel 2009. Testo completo: “A foras s’istadu militare, a foras s’istadu nucleare, a foras s’istadu de menetha dae sa Sardinna!”, “Fuori lo Stato militare, fuori lo Stato nucleare, fuori lo Stato di minaccia dalla Sardegna!”.

                                                          Pratobello 001

                                                            Il caseificio. In terra il graffito commemorativo lasciato nel 50° anniversario della Lotta di Pratobello.

                                                            Pratobello 003

                                                              Interno della farmacia e ambulatorio; all’esterno l’ufficio postale.

                                                              Pratobello 009

                                                                A sinistra la farmacia e ambulatorio; più avanti sulla destra la chiesa e canonica; in fondo al centro la scuola rurale.

                                                                Pratobello 007

                                                                  La farmacia e ambulatorio. Sul muro lo slogan indipendentista “Sardigna no est Italia”, “La Sardegna non è Italia”.